Hai mai visto una bambola realistica e hai sentito la tua pelle strisciare? Hai avuto una sensazione instabile quando hai visto un robot simile a un essere umano? Hai sentito la nausea mentre guardavi un legname di zombi sullo schermo senza meta? In tal caso, hai sperimentato il fenomeno noto come la valle misteriosa.
Proposta per la prima volta nel 1970 dal robotico giapponese Masahiro Mori, la misteriosa valle è la sensazione inquietante e ripugnante che proviamo quando osserviamo un'entità che guarda quasi umano, ma manca di qualche elemento essenziale dell'umanità.
Caratteristiche della Uncanny Valley
Quando Mori per la prima volta ha proposto il fenomeno della misteriosa valle, ha creato un grafico per spiegare il concetto:

Secondo Mori, più "umano" a appare il robot, più positivi saranno i nostri sentimenti nei loro confronti - fino a un certo punto. Man mano che i robot si avvicinano alla quasi perfetta somiglianza umana, le nostre risposte passano rapidamente da positivo a negativo. Questo forte calo emotivo, visto nel grafico sopra, è la valle misteriosa. Le risposte negative possono variare da lieve disagio a grave repulsione.
Il grafico originale di Mori specificava due percorsi distinti per la misteriosa valle: una per le entità ferme, come i cadaveri, e una per le entità in movimento, come gli zombi. Mori predisse che la misteriosa valle era più ripida per le entità in movimento.
Infine, l'effetto della valle misteriosa si attenua e i sentimenti delle persone verso un robot tornano positivi quando il robot diventa indistinguibile da un essere umano.
Oltre ai robot, la misteriosa valle può applica a cose come personaggi di film o videogiochi CGI (come quelli di Polar Express) il cui aspetto non corrisponde al loro comportamento, così come le figure di cera e le bambole dall'aspetto realistico i cui volti sembrano umani ma mancano di vita ai loro occhi.
Perché la Uncanny Valley ci spaventa
Da quando Mori ha coniato per la prima volta il termine, la valle misteriosa è stata ricercato da tutti, dai robotici ai filosofi, agli psicologi. Ma non è stato fino al 2005, quando lo era il documento originale di Mori tradotto dal giapponese all'inglese, quella ricerca sull'argomento è davvero decollata.
Nonostante l'intuitiva familiarità dell'idea della misteriosa valle (chiunque abbia mai visto un film horror con a la bambola o lo zombi simile a un essere umano l'ha probabilmente sperimentato), l'idea di Mori era una previsione, non il risultato scientifico ricerca. Pertanto, oggi, gli studiosi non sono d'accordo sul perché sperimentiamo il fenomeno e sul fatto che esista.
Stephanie Lay, una straordinaria ricercatrice della valle, afferma di aver contato almeno sette spiegazioni per il fenomeno nella letteratura scientifica, ma ce ne sono tre che mostrano il massimo potenziale.
Confini tra le categorie
In primo luogo, i limiti categorici possono essere responsabili. Nel caso della valle misteriosa, questo è il confine in cui un'entità si muove tra non umano e umano. Ad esempio, i ricercatori Christine Looser e Thalia Wheatley scoperto che quando hanno presentato una serie di immagini manipolate create da volti umani e manichini ai partecipanti, i partecipanti hanno costantemente percepito le immagini come realistiche nel punto in cui hanno attraversato fino alla fine più umana del spettro. La percezione della vita era basata sugli occhi più di altre parti del viso.
Percezione della mente
In secondo luogo, la misteriosa valle potrebbe dipendere dalla convinzione delle persone che entità con caratteristiche simili all'uomo possiedano una mente simile all'uomo. In una serie di esperimenti, Kurt Gray e Daniel Wegner scoperto che le macchine sono diventate inquietanti quando le persone hanno attribuito loro la capacità di sentire e percepire, ma non quando l'unica aspettativa della macchina da parte delle persone era la capacità di agire. I ricercatori hanno proposto questo perché le persone credono che la capacità di sentire e sentire sia fondamentale per l'uomo, ma non per le macchine.
Mancata corrispondenza tra aspetto e comportamento
Infine, la misteriosa valle può essere il risultato di una discrepanza tra l'apparizione di un'entità quasi umana e il suo comportamento. Ad esempio, in uno studio, Angela Tinwell e i suoi colleghi scoperto che un'entità virtuale simile all'uomo era considerata la più snervante quando non reagiva a un grido con una risposta sorpresa nella regione dell'occhio. I partecipanti hanno percepito un'entità che mostrava questo comportamento con tratti psicopatici, indicando una possibile spiegazione psicologica per la valle misteriosa.
Il futuro della Uncanny Valley
Man mano che gli androidi si integrano ulteriormente nella nostra vita per aiutarci in una varietà di capacità, dobbiamo apprezzare e fidarci di loro affinché possiamo avere le migliori interazioni. Ad esempio, una ricerca recente suggerisce che quando gli studenti di medicina treno con simulatori che sembrano e si comportano come umani, si comportano meglio in situazioni di emergenza reali. Capire come trascendere la misteriosa valle è fondamentale poiché facciamo sempre più affidamento sulla tecnologia per aiutarci nella vita di tutti i giorni.
fonti
- Gray, Kurt e Daniel M. Wegner. "Feeling Robots and Human Zombies: Mind Perception and the Uncanny Valley." Cognizione, vol. 125, n. 1, 2012, pagg. 125-130, https://doi.org/10.1016/j.cognition.2012.06.007
- Hsu, Jeremy. "Perché" Uncanny Valley "Human Look-Alikes ci mette al limite." Scientific American, 3 aprile 2012. https://www.scientificamerican.com/article/why-uncanny-valley-human-look-alikes-put-us-on-edge/
- Mori, Masahiro. "The Uncanny Valley." Energia, vol. 7, n. 4, 1970, pagg. 33-35, tradotto da Karl F. MacDornan e Takashi Minator, http://www.movingimages.info/digitalmedia/wp-content/uploads/2010/06/MorUnc.pd
- Lay, Stephanie. "Presentazione di Uncanny Valley." La rete di ricerca di Stephanie Lay, 2015. http://uncanny-valley.open.ac.uk/UV/UV.nsf/Homepage? ReadForm
- Lay, Stephanie. "Uncanny Valley: perché troviamo robot e bambole simili all'uomo così inquietanti." La conversazionen, 10 novembre 2015. https://theconversation.com/uncanny-valley-why-we-find-human-like-robots-and-dolls-so-creepy-50268
- Looser, Christine E. e Thalia Wheatley. "Il punto di svolta dell'animazione: come, quando e dove percepiamo la vita in una faccia". Scienze psicologiche, vol. 21, n. 12, 2010, pagg. 1854-1862, https://doi.org/10.1177/0956797610388044
- Rouse, Margaret. "Uncanny Valley." WhatIs.com, Febbraio 2016. https://whatis.techtarget.com/definition/uncanny-valley
- Tinwell, Angela, Deborah Abdel Nabi e John P. Charlton. "Percezioni della psicopatia e della valle inquietante nei personaggi virtuali". Computer nel comportamento umano, vol. 29, n. 4, 2013, pagg. 1617-1625, https://doi.org/10.1016/j.chb.2013.01.008